Quest’anno la nostra scuola, per quanto concerne cittadinanza, ha scelto, per le classi terze, l’approfondimento dei Diritti Umani.
La professoressa ha assegnato dei lavori di gruppo sulla tematica, ognuno di noi aveva facoltà di scegliere come esprimere le conoscenze relative all’argomento. Ognuno poteva scegliere di approfondire un diritto.
Dallo studio dei diritti umani e dall’incontro delle problematiche dei migranti e delle diatribe scatenate dai vari partiti, è nato questo nostro interesse verso il diritto all’asilo e, appresa l’opportunità di creare un video, abbiamo pensato a qualcosa di breve, come richiesto, di immediato e che desse l’idea di quanto possa essere, per noi adolescenti, diverso solo parlarne o giocarci, dalla triste realtà.

Il Diritto All’Asilo

Diritto all’asilo non significa solo salvare dal mare i migranti che fuggono dai loro paesi per un futuro migliore. Diritto all’asilo significa accogliere, istruire, dare loro un progetto di vita, un lavoro, un futuro per una vita dignitosa.
Da qui la nostra idea di partire da un gioco, quei giochi che spesso, quando siamo piccoli e ignari, mettiamo in pratica nella nostra vasca da bagno, in un ambiente riscaldato, con l’acqua pulita, trasparente e tiepida. Poi il gioco si è trasformato in realtà. Noi, protette dalle nostre famiglie, nelle nostre case calde, comode, confortevoli…ignoriamo la tragedia che milioni di persone vivono quotidianamente. Il nostro gioco diventa incubo per altri bambini. Bambini che vivono quella realtà che noi simuliamo in una vasca…altri la vivono nell’immensità del mare Mediterraneo, a volte nel buio della notte che rende tutto ancora più inquietante. Le acque gelide che avviluppano, inghiottono, riempiono i polmoni e uccidono. Da quest’idea siamo giunte alla conclusione che, grazie ai soccorsi, molti migranti riescono ad essere salvati e questo è meraviglioso, ma non è sufficiente.
Ecco che abbiamo inserito nel video una seconda parte dove i migranti salvati, vanno protetti e accuditi, accolti insomma. E, ognuno di noi deve attivarsi affinché venga data loro una opportunità per crearsi una vita degna di tale nome.

Prima scena: bambina che gioca in una vasca da bagno con due bambole, una dalla pelle bianca e una dalla pelle scura.

Seconda scena: mentre giocano chiedono aiuto perché stanno affogando.

terza scena: corpetti di salvataggio vuoti.

Quarta scena: le bambole sono state salvate e vengono accudite.